SEDE

Sede

L’itinerario museale si sviluppa nella chiesa di San Fedele e in alcuni spazi circostanti ed è stato inaugurato il 31 dicembre 2014, al termine di restauri durati un decennio e che hanno interessato tali ambienti. Esso è strettamente legato alla storia della Galleria San Fedele iniziata negli anni Cinquanta nella omonima Fondazione dei gesuiti. Padre Arcangelo Favaro, fondatore della Galleria San Fedele, nel dibattito animato di quel tempo si propose come un interlocutore del dialogo tra arte e fede, tema poi esplicitato da papa Paolo VI nel 1964 nel celebre discorso agli artisti nella Cappella Sistina. Come alcune altre realtà ecclesiali italiane, la Galleria San Fedele negli anni ha invitato numerosi artisti a riflettere sui grandi temi dell’uomo contemporaneo e della spiritualità cristiana. A questo cantiere sperimentale, laboratorio espressivo, hanno collaborato artisti del calibro di Carlo Carrà, Mario Sironi e Lucio Fontana.
Le sperimentazioni presso gli spazi della Galleria trovano pienezza di senso negli interventi nello spazio liturgico della chiesa di San Fedele. L’arte cosiddetta «sacra» non è morta, come tante volte si è affermato nel Novecento, ma necessita di una «conversione» del linguaggio che non può essere separato da un messaggio, «interpretato» secondo i linguaggi dell’oggi. Per questo, padre Favaro aveva chiesto a Lucio Fontana di realizzare la pala de Il Sacro Cuore (1956) che ancora oggi si trova nella chiesa. David Simpson, Mimmo Paladino, Jannis Kounellis, Sean Shanahan, Claudio Parmiggiani e Nicola De Maria sono alcuni degli artisti interpellati negli ultimi anni per riflettere su temi fondamentali della fede, come l’Apocalisse, la Croce, la Gerusalemme celeste, gli ex voto, con opere pensate per gli spazi e negli spazi della chiesa.