25 febbraio 2016

Sean Shanahan

25 febbraio 2016, ore 18 
Presentazione delle opere di Sean Shanahan nella cappella "delle ballerine" e nella cripta della chiesa di San Fedele e inaugurazione della sua mostra personale.

Con l'inaugurazione della mostra dell'artista irlandese Sean Shanahan, Seven Last Words (Milano, 25 febbraio 2016, ore 18, via Hoepli 3/b), si fa emergere ancora una volta la continuità tra la Galleria San Fedele e gli spazi della chiesa di San Fedele.

L’esposizione è curata dal critico d’arte Stefano Castelli e dal direttore della Galleria San Fedele Andrea Dall’Asta SJ. In mostra sette opere e due dipinti murali dell’artista, alla sua prima personale presso la Galleria. Tutte le opere sono realizzate per l'occasione.

In contemporanea, vengono svelati al pubblico gli interventi permanenti che l'artista ha di recente realizzato all'interno della chiesa di San Fedele, nella cosiddetta “Cappella delle ballerine” e nella cripta che ospita anche la Via Crucis e un fregio di Lucio Fontana.
La mostra di Sean Shanahan fa emergere così ancora una volta la continuità tra la Galleria e gli spazi della Chiesa. Nella Galleria San Fedele l’artista propone sette lavori ispirati liberamente a Le sette ultime parole di Cristo sulla Croce (1787) di Franz Joseph Haydn.
Si tratta di quadri monocromi a olio su MDF dal forte impatto, dipinti sia sul fronte che sul retro e visibili da entrambi i lati, che nel loro insieme formano un’installazione di grande armonia. I dipinti murali si basano invece sullo sviluppo e la ripetizione di un motivo che l'artista elabora a partire dalla forma dei suoi dipinti.
In contemporanea, nella chiesa di San Fedele, sarà inaugurata una serie di opere nella Cappella delle Ballerine. Qui Shanahan ha realizzato due pannelli monocromi su MDF a fianco dell’affresco trecentesco della Madonna del latte, riprendendo i colori di Maria, il rosa e l’azzurro, simboli dell’infinito che riveste la carne della sua umanità.
Le stesse campiture di colore sono poi riprese nelle opere realizzate nella cripta, a fianco della porta d’ingresso a un piccolo spazio realizzato per contenere alcuni antichi reliquiari, calici antichi... Sono campiture luminose, chiare, che si rivelano come se fossero illuminate dall’interno.
Sempre nella piccola cappella, l’artista ha realizzato poi una serie di opere in marmo. Gli interventi sono situati nel fregio al di sopra dello zoccolo che divide la parte inferiore da quella superiore della cappella. Sono riquadri discreti, semplici e al tempo stesso raffinati, con delicatissime scalfitture sulla superficie. Ogni riquadro è dedicato a un santo presente nella chiesa di San Fedele. Queste scalfitture si presentano così come segni che esprimono la vita "ferita" di quel testimone, ciascuno secondo una caratteristica propria. Si tratta di interventi minimali, perfettamente integrati tra le ricche decorazioni della Cappella.
Anche il cosiddetto «passetto» che conduce dalla Cappella delle ballerine alla chiesa viene rivisitato dall'artista, con gli stessi pattern che compongono i dipinti murali.
In occasione dell’inaugurazione della mostra, Shanahan completerà l'intervento nel «passetto» già da lui rivestito con un tessuto decorato, riprendendo la grande tradizione prospettica italiana. Grazie a questo rivestimento un piccolo spazio, stretto e angusto, appare nobilitato, sembra assumere proporzioni solenni, nobili, e al tempo stesso essenziali, sobrie. L’intervento del’artista si presenta come una vera e propria riqualificazione di uno spazio antico, che si manifestava in precedenza secondo caratteri anonimi.
Durante l’inaugurazione in Galleria sarà possibile visitare anche la Cappella delle Ballerine, dove le ballerine del Teatro della Scala andavano fino agli anni Ottanta a deporre un fiore la sera del debutto.
Shanan passetto ridotta