pp. 438
formato 24x20 cm
ISBN: 88-7185-037-8
La costruzione della chiesa di S. Fedele dei Padri Gesuiti rappresentò, nella Milano di san Carlo Borromeo, un momento cruciale del dibattito cinquecentesco sui rapporti tra arte e religione.
In questo libro si affronta il tema architettonico da più angolazioni, cogliendo sia il momento progettuale, nei suoi risvolti strettamente tecnici, ma anche in quelli simbolici, sia il momento della fabbrica, sul quale è posta particolare enfasi attraverso l’analisi delle tecniche costruttive e dell’organizzazione del lavoro in cantiere.
La prima parte del volume è tutta dedicata al progettista della chiesa, Pellegrino Tibaldi alias Pellegrini, del quale si fornisce una biografia aggiornata con gli esiti di nuove ricerche, e soprattutto una penetrante analisi del linguaggio, con l’obiettivo di determinarne una corretta collocazione rispetto alle grandi correnti dell’architettura cinquecentesca.
L’opera presenta moltissime novità, talvolta clamorose, pur su di un argomento che già conta una sterminata bibliografia. La scoperta di un primo progetto a pianta centrale, che contraddice affermazioni consolidate, e la rilettura delle componenti stilistiche dell’edificio conducono alla formulazione di nuove proposte iconologiche, che ridefiniscono il senso di uno dei monumenti architettonici più significativi dell’età della Riforma cattolica.
Il testo è corredato, oltre che da indici analitici, da una vasta appendice di documenti cinquecenteschi trascritti o registrati, dalle schede dei disegni d’architettura e da un glossario dei termini tecnici.