Tombe asburgiche (XVIII-XIX sec)
Una soglia in marmo nero con incise in latino le parole del Vangelo di Giovanni «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me anche se è morto vivrà» introduce al sacello, ambiente che custodisce le tombe di alcuni membri della famiglia Asburgo.
Dopo avere ereditato il titolo di cappella ducale, alla fine del Settecento, dalla chiesa scomparsa di Santa Maria della Scala, San Fedele accolse le spoglie di alcuni Asburgo durante il Regno Lombardo-Veneto. Fu infatti Ranieri Giuseppe, arciduca d’Austria e viceré dal 1818 al 1848 a volere la realizzazione di questa cappella funebre per custodire le spoglie di suo figlio, Massimiliano, morto a nove anni nel 1839.
Accanto a lui riposano altri due Asburgo, i piccoli Giuseppe e Marianna, figli dell’arciduca Ferdinando (uno dei figli dell’imperatrice Maria Teresa) che dal 1771 aveva ricoperto l’incarico di governatore della Lombardia per conto di Vienna, fino all’invasione napoleonica.