Pinacoteca - Girolamo Romanino
Girolamo Romani detto il Romanino (Brescia 1484-1560 ca.)
Sacra Conversazione
Il dipinto è una pala d’altare realizzata dal Romanino per la Chiesa di San Pietro in Oliveto di Brescia verso la metà del Cinquecento. Le figure centrali della Madonna con il Bambino, circondate dalla presenza silenziosa di due sante martiri, (Caterina d’Alessandria, a destra, e Cecilia, a sinistra) e di san Giovannino ai piedi, richiamano l’iconografia delle antiche icone bizantine. Il valore sacramentale conferito all’icona, la convinzione che il culto della Madonna, Madre di Dio, insieme a quello dei santi, potesse avere un potere miracoloso, fanno della Sacra Conversazione, nel suo stile rinnovato secondo le regole della prospettiva centrale, un’immagine in grado d’incarnare le nuove aspettative religiose ed estetiche dei fedeli. Nelle icone, la raffigurazione dei diversi personaggi, collocati su un fondo oro uniforme è frontale. Nelle rappresentazioni rinascimentali, la Madonna, collocata al centro della composizione con il proprio Figlio, è invece affiancata dai santi all’interno del medesimo spazio, ponendosi al centro di una trama affettiva, di una complessa rete di relazioni. Tuttavia, i santi, raffigurati al cospetto di questa visione del divino non dialogano tra loro, come il titolo «Sacra Conversazione» indurrebbe a supporre. Concentrati nella propria interiorità, sono piuttosto assorti in preghiera o in meditazione.
La Sacra Conversazione è così un’epifania, la contemplazione di una realtà trascendente, che appare in perfetta continuità col mondo naturale. Si tratta di uno spazio teologico, mistico, in cui l’invisibile si fa presente al cuore della storia umana.